La rivoluzione verde in Italia ha una data precisa: il 2035. Entro 14 anni, infatti, non saranno più prodotte auto nuove con motore a combustione interna. Per furgoni e veicoli da trasporto commerciale leggeri l’uscita dai motori più inquinanti avverrà invece entro il 2040. La decisione del Comitato interministeriale per la Transizione ecologica. Una mossa con la quale l’Italia si allinea alle richieste dell’Unione europea che punta a tagliare i gas serra del 55% entro il 2030, mettendosi così in linea con quanto già deciso da altre nazioni europee come Spagna, Francia e molti altri, che hanno definito una data limite al 2030, 2035, 2040 dopo la quale non sarà più possibile commercializzare mezzi a combustione interna.
Per quanto riguarda i costruttori di nicchia, misure specifiche potranno essere eventualmente valutate con la Commissione europea. Parole che puntano a rassicurare il distretto dell’auto che caratterizza le auto di grossa cilindrata come Ferrari e Lamborghini. Dal canto suo John Elkann, presidente di Stellantis, spiega che «se guardiamo all’Europa, nel giro di 10 anni, il 70% delle auto Stellantis vendute in Europa sarà ibrida plug-in o elettrica pura».