Il filtro dell’abitacolo è un elemento fondamentale da conoscere. Innanzitutto, è importante sfatare un mito comune: molte persone credono che se non si utilizza il condizionatore, non sia necessario cambiare il filtro antipolline. Spesso, quando chiediamo se dobbiamo sostituirlo, la risposta è “non serve, non accendo il clima”. Tuttavia, il filtro antipolline si occupa di tutta l’aria che entra nell’abitacolo, non solo di quella che passa attraverso Il climatizzatore. Quindi, spegnere il clima non serve a preservare il filtro. In secondo luogo, chiamarlo semplicemente “filtro antipolline” è riduttivo.
In un’epoca in cui il traffico e l’inquinamento sono sempre più diffusi, la qualità dell’aria che respiriamo diventa una questione cruciale. Nelle aree con elevato traffico, il polline è solo una delle tante preoccupazioni. Per questo motivo, Il filtro dell’abitacolo è stato migliorato per bloccare non solo i pollini, ma anche spore e altre sostanze inquinanti, rendendo l’aria all’interno dell’auto più pulita (a meno che tu non preferisca viaggiare con i finestrini abbassati). In terzo luogo, un filtro antipolline intasato può causare appannamento dei vetri. Immagina una giornata di pioggia in cui sei alla guida, con il ventilatore al massimo e il parabrezza che rimane appannato.
Anche se dopo un’estate secca parlare di pioggia può sembrare strano, la causa di questo problema potrebbe essere un filtro sporco. Infatti, la sporcizia accumulata sul filtro riduce il flusso d’aria e, di conseguenza, influisce sulla capacità di “portare via l’umidità” dai vetri. In quarto luogo, un filtro inefficace può portare a un inquinamento interno all’abitacolo cinque volte superiore a quello esterno. Molti studi sulla qualità dell’aria nelle auto hanno rivelato che, in presenza di un filtro poco performante, la concentrazione di inquinanti è più alta rispetto all’esterno. In certi casi, questi livelli possono superare anche di cinque volte quelli esterni! Infine, un filtro inefficiente può favorire la crescita di muffe e la comparsa di cattivi odori.
La scarsa circolazione dell’aria causata da un filtro ostruito può portare a ristagni nei condotti che conducono all’aria condizionata, causando la proliferazione di muffe. Il primo segnale di questo problema è l’insorgere di odori sgradevoli all’interno dell’abitacolo. Ignorare la sostituzione del filtro non solo compromette la sua funzione, ma rende anche l’ambiente dell’auto poco salubre. Pertanto, è consigliabile cambiare regolarmente il filtro dell’abitacolo, magari in occasione del tagliando, e comunque almeno una volta all’anno. Con una spesa contenuta, potrai garantire un abitacolo più pulito e un’aria più sana.