La vendita di auto elettriche continua a dare segnali positivi, ma c’è uno “scoglio” che ne pregiudica il successo definitivo: le colonnine per la ricarica. Se è vero che in città chi ha la wallbox può rimediare facendo il “pieno” a casa, se si viaggia in autostrada diventa un vero e proprio “viaggio della speranza”. Sì perché le postazioni per la ricarica elettrica nelle stazioni di servizio dislocare sulla rete autostradale sono davvero un miraggio. Fra normative complicate e ostacoli burocratici siamo gravemente in ritardo, inoltre manca un ente apposito che indichi con precisione il numero delle stazioni dove rifornirsi di elettroni. Sulle autostrade italiane sono 118 i punti di ricarica pubblici: ovvero pochissimi. Unica nota positiva è che il 78% può erogare più di 43 kW, e il 48% tocca almeno i 150: solo con potenze elevate la sosta può durare un tempo ragionevole. I punti di ricarica veloce ed ultraveloce sulla rete autostradale sono solo 1,2 ogni 100 km su una rete di 7.318 km: un’inezia.
Colonnine per la ricarica elettrica: in autostrada è… un colpo di fortuna
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