Non esistono solo le auto elettriche o ibride, ci sono anche quelle a idrogeno. Ne esistono di due tipi, quelle a idrogeno HICEV e quelle a idrogeno FCEV. L’idrogeno può essere ricavato sfruttando le energie rinnovabili, come quella eolica o con gli impianti fotovoltaici, per questo motivo sono autovetture ecosostenibili.
Le auto a idrogeno FCEV hanno un serbatoio stocca l’idrogeno in modo che possa essere mantenuto allo stato liquido. Quando l’auto è in funzione l’idrogeno entra in contatto con le celle a combustibili e produce elettricità in grado di alimentare il motore elettrico.
Per l’auto a idrogeno HICEV il processo è identico a quelle delle normali automobili a benzina a cui siamo abituati. L’idrogeno brucia come la benzina all’interno del motore termico, ma non vengono rilasciate nell’aria sostanze inquinanti.
Sicuramente parliamo di veicoli ecosostenibili e nei modelli FCEV la batteria è di gran lunga superiore a quella delle elettriche e la ricarica è molto più breve. C’è da dire che almeno per gli italiani l’auto a idrogeno resta un miraggio. Il motivo è semplice: nel nostro paese esiste, al momento, una sola stazione pubblica di ricarica ed è a Bolzano. Non solo. C’è un altro grande svantaggio e riguarda la produzione dell’idrogeno che ha costi decisamente elevati.