Secondo i dati forniti da AssoRicambi, nel 2023 la spesa nazionale per l’autoriparazione ha toccato i 42,5 miliardi di euro, segnando un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Questo aumento, pari al 13% rispetto al 2022, riflette una tendenza sempre più comune tra gli automobilisti italiani: la preferenza per la riparazione dei veicoli piuttosto che l’acquisto di nuovi.
La decisione di riparare piuttosto che sostituire il proprio veicolo è stata influenzata principalmente dall’aumento dei prezzi nel mercato automobilistico, causato dall’inflazione e dalla crisi dei materiali. L’incremento dei costi di produzione e dei trasporti ha reso più oneroso l’acquisto di automobili nuove, spingendo molti consumatori a optare per la manutenzione e la riparazione dei veicoli già in loro possesso.
Le officine meccaniche hanno registrato un aumento significativo dell’attività, con una maggiore affluenza di clienti che necessitano di interventi di manutenzione e riparazione. Questo trend ha portato a un incremento del giro d’affari per il settore dell’autoriparazione, beneficiando non solo i meccanici e le officine, ma anche i fornitori di pezzi di ricambio e i distributori di attrezzature per la manutenzione automobilistica.
La crescita del mercato dell’autoriparazione non solo risponde alle esigenze economiche degli automobilisti, ma rappresenta anche una scelta ecologica, poiché la riparazione e il prolungamento della vita utile dei veicoli contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale legato alla produzione e al consumo di nuovi mezzi.
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