Secondo un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec, entro il 2050 due automobili su tre saranno ancora endotermiche, smentendo le previsioni che ipotizzavano una transizione totale verso veicoli a zero emissioni. Secondo i dati riportati dalla pagina social di Asso Ricambi, che cita un articolo di Quattroruote, il 67% del parco circolante sarà composto da auto a benzina, diesel e ibride, il 28% da veicoli completamente elettrici o ibridi plug-in e il 5% da mezzi ad alimentazione alternativa.
Nonostante gli sforzi per promuovere la mobilità sostenibile e l’adozione di veicoli a emissioni zero, sembra che le automobili tradizionali mantengano una significativa presenza sulle strade anche nel prossimo futuro. Il 67% del parco circolante, rappresentato dalle auto a benzina, diesel e ibride, indica che i motori endotermici non saranno abbandonati a breve termine.
Una parte considerevole del parco circolante sarà rappresentata da veicoli ibridi e ibridi plug-in, che combineranno i vantaggi dei motori a combustione interna con l’elettrificazione. Questi veicoli offrono una transizione graduale verso la mobilità a zero emissioni, consentendo agli automobilisti di sperimentare le prestazioni dei motori tradizionali insieme all’efficienza e alla riduzione delle emissioni dei motori elettrici.
Nonostante la predominanza delle auto endotermiche, l’analisi prevede un aumento significativo delle auto completamente elettriche. Secondo i dati riportati, il 28% del parco circolante sarà composto da veicoli a emissioni zero, inclusi veicoli completamente elettrici e ibridi plug-in. Questo trend riflette l’aumento della disponibilità di infrastrutture di ricarica e una maggiore consapevolezza dell’impatto ambientale delle automobili.
L’analisi dell’Osservatorio Autopromotec prevede che il 5% delle auto in circolazione nel 2050 sarà alimentato da fonti alternative. Questo settore include veicoli ad idrogeno, biocarburanti e altre tecnologie emergenti. Sebbene rappresentino una piccola quota del mercato, questi veicoli sperimentali potrebbero svolgere un ruolo significativo nella riduzione delle emissioni e nell’esplorazione di soluzioni innovative per la mobilità sostenibile.
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