Sull’elettrico ora le Case rivedono i piani

Molte case automobilistiche stanno rivedendo i piani sull’elettrico. Il calo della domanda di auto a batteria, sostenuta spesso dagli incentivi, sta portando diversi costruttori a riconsiderare le strategie sulle auto elettriche. Così se prima si assisteva a un fiorire sulla mobilità elettrica, negli ultimi mesi il karma sembra essere quello della prudenza. Gli inglesi di Aston Martin hanno rinviato il lancio del nuovo modello perché le aspettative sono calate. Audi ha annunciato che non abbandonerà il motore endotermico, settore ancora allettante nonostante il calo di vendite. Bentley ha dichiarato che il progetto elettrico all-in è stato rinviato. Ford ha abbassato la quota investimenti pianificata per il motore elettrico e già da tempo sta riconsiderando il piano di vendere solo elettriche in Europa entro il 2030 a causa del mancato successo. Sulla stessa lunghezza d’onda General Motors che ha già diminuito la produzione di auto elettriche. La nuova Maserati Quattroporte tutta elettrica è ritardata, la Casa ne ha momentaneamente sospeso lo sviluppo. La Mercedes ha abbassato la sua quota vendita e ribadito che non lascerà l’endotermico. La Porsche ha rivisto verso il basso i suoi obiettivi sull’elettrico, non riuscirà ad arrivare all’80% di auto elettriche vendute entro il 2030 come aveva previsto. I vertici della Renault hanno annunciato di voler continuare a offrire parallelamente veicoli elettrici e auto con motore a combustione per i prossimi 10 anni, quindi ben oltre il 2030. La Toyota, che ha fatto da apripista con l’annuncio dell’addio al motore a combustione, avrebbe tagliato di un terzo i suoi piani di produzione di veicoli elettrici. Volkswagen, invece, confermando i numeri di produzione, ha annunciato che i piani per nuove fabbriche di batterie dipendono dalla domanda di EV. Volvo conferma di puntare sulle elettriche ma aumentando il plug-in e mild hybrid perché “molti clienti non sono ancora pronti a questo cambiamento”, fanno sapere gli svedesi.